Export farmaceutico in Campania: opportunità di crescita

Negli ultimi anni, l’export farmaceutico italiano ha raggiunto risultati straordinari, collocando il nostro Paese ai primi posti in Europa per crescita nel settore. La Campania, grazie a un ecosistema industriale solido e a investimenti in innovazione, si è affermata come uno dei principali hub produttivi, ma soprattutto una delle regioni chiave per l’export. Con un panorama competitivo in continua evoluzione, quali sono le opportunità per le aziende locali per rafforzare la presenza sui mercati internazionali?

 

Il ruolo della Campania nell’industria farmaceutica

La Campania vanta una lunga tradizione nel settore farmaceutico e si distingue per la presenza di aziende di primaria importanza, sia multinazionali che PMI altamente specializzate. La Campania è tra le prime regioni italiane per numero di aziende farmaceutiche. Napoli, in particolare, ospita un importante polo farmaceutico con oltre 900 addetti e un ruolo chiave nella ricerca clinica. Il comparto farmaceutico regionale si basa su due pilastri fondamentali:

  • Collaborazione tra industria, università e centri di ricerca: grazie alla sinergia tra le imprese farmaceutiche e le istituzioni accademiche, la Campania è diventata un polo d’eccellenza per la ricerca e sviluppo (R&S). L’ecosistema innovativo della regione, riconosciuto a livello internazionale, è caratterizzato da una stretta interazione tra il mondo universitario, le aziende e i centri di ricerca, che promuovono progetti di innovazione, sperimentazione clinica e sviluppo di nuove tecnologie, rendendo il comparto sempre più competitivo.

 

  • Forte vocazione all’export: oltre 4 miliardi di esportazioni nei primi 9 mesi del 2023, l’80% dell’export hi-tech e il 26% di quello manifatturiero della regione. L’export della Regione è più che quintuplicato tra il 2018 e il 2023 (+475%), con partner commerciali a livello globale: Svizzera, UE, Stati Uniti, Sud Corea, Cina, Arabia Saudita. Napoli poi, a livello nazionale, è al 4° posto nel 2023 nel ranking provinciale per valore dell’export farmaceutico.

 

Un contesto globale sempre più complesso

L’industria farmaceutica si conferma un settore ad alto contenuto tecnologico e di rilevanza strategica per l’economia nazionale. Tuttavia, l’aumento dei costi produttivi – cresciuti di circa il 30% rispetto al 2021 – e il consolidamento della competizione internazionale impongono una revisione delle strategie industriali per garantire competitività e attrattività per gli investimenti.

Il 2024 ha segnato un nuovo record per il settore a livello globale, con oltre 23.000 farmaci in fase di sviluppo e un investimento complessivo in ricerca e sviluppo stimato in oltre 1.700 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2028. Stati Uniti, Cina, Singapore, Emirati Arabi e Arabia Saudita stanno rafforzando le proprie infrastrutture industriali attraverso politiche mirate e ingenti investimenti, ponendo le basi per una leadership sempre più consolidata nel settore. In questo scenario, l’industria farmaceutica italiana è chiamata a ridurre il divario competitivo e ad attenuare la dipendenza da forniture estere, considerando che attualmente il 74% dei principi attivi farmaceutici più utilizzati proviene da Cina e India, mentre il 60% dell’alluminio impiegato nel settore viene importato da altri mercati.

A livello europeo, emerge con forza la necessità di una strategia incentrata sulla competitività, sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento e sulla capacità di attrarre investimenti. In questo contesto, la proposta di revisione della normativa farmaceutica (presentata dalla Commissione europea ad aprile 2023) richiede un’attenta valutazione, poiché un indebolimento della protezione della proprietà intellettuale potrebbe compromettere la capacità dell’Europa di competere con le economie emergenti e con i grandi attori globali.

Secondo i dati Efpia, nel 2023 la Cina ha superato l’Europa come area di origine dei nuovi farmaci, con 25 molecole sviluppate rispetto alle 17 europee, mentre gli Stati Uniti si confermano in testa con 28. Il tasso di crescita degli investimenti in ricerca e sviluppo in Cina risulta inoltre tre volte superiore a quello europeo, evidenziando la necessità di un intervento deciso per garantire la competitività dell’industria farmaceutica nel contesto internazionale.

Anche in Italia, il tema della governance farmaceutica è molto sentito e sempre più rilevante. Il sistema regolatorio e decisionale deve adeguarsi alla rapidità dei cambiamenti, evitando di mantenere assetti non più coerenti con le attuali esigenze del settore.

 

Opportunità di crescita per le aziende farmaceutiche campane

L’industria farmaceutica campana si trova in una posizione strategica per cogliere nuove opportunità di espansione a livello internazionale, trainata da tendenze strutturali che stanno ridefinendo la domanda globale di prodotti farmaceutici. Tre fattori chiave stanno dominando il mercato:

  • Invecchiamento della popolazione e crescita della domanda di farmaci per malattie croniche: L’aumento dell’aspettativa di vita nei mercati avanzati e in economie emergenti sta determinando una maggiore incidenza di patologie croniche, con una conseguente espansione della domanda di farmaci specifici. Le aziende farmaceutiche che operano nel segmento dei medicinali per il trattamento di malattie cardiovascolari, neurodegenerative e metaboliche hanno di fronte un mercato in forte espansione, con un fabbisogno crescente di soluzioni terapeutiche innovative e accessibili.

 

  • Evoluzione del concetto di salute e focus sulla prevenzione: La concezione della salute si sta spostando sempre più verso un approccio preventivo, con una crescente attenzione al benessere complessivo dell’individuo. Questo cambiamento si traduce in un aumento della domanda di integratori alimentari, prodotti nutraceutici e terapie mirate al potenziamento del sistema immunitario.

 

  • Crescita del mercato dei farmaci per la perdita di peso: Il settore dei medicinali per il controllo del peso sta vivendo una fase di forte sviluppo, con previsioni di un mercato globale da 100 miliardi di dollari entro il 2030. Paesi con alti tassi di obesità, come Stati Uniti e Messico, sono tra i principali mercati di riferimento, offrendo opportunità per le aziende farmaceutiche capaci di innovare in questo segmento.

 

Strategie per potenziare l’export farmaceutico

L’industria farmaceutica campana è posizionata strategicamente per cogliere le opportunità globali che emergono in un contesto competitivo sempre più complesso. La regione vanta un ecosistema robusto, alimentato da un forte impegno nella ricerca, sviluppo e innovazione, che rappresenta un vantaggio distintivo per le aziende locali. Tuttavia, per capitalizzare su queste opportunità, è essenziale adottare approcci mirati all’internazionalizzazione che non si limitano all’esportazione di prodotti, ma includono la creazione di reti globali di ricerca, partnership strategiche e un consolidamento della presenza nei mercati emergenti.

In Domo Export Consulting, offriamo una consulenza strategica su misura, supportando le imprese in ogni fase del processo: dall’analisi di mercato alla selezione dei partner internazionali, fino alla realizzazione di business plan efficaci e alla partecipazione a fiere ed eventi globali. Abbiamo già supportato numerose aziende farmaceutiche, aiutandole a espandere il loro business con strategie vincenti. Se il tuo obiettivo è crescere sui mercati internazionali, non solo con un approccio teorico ma con un piano operativo mirato, siamo pronti ad affiancarti in questo percorso, assicurandoci che ogni passo sia misurato ed efficace.

Contattaci per iniziare a costruire insieme una strategia solida e orientata ai risultati per il tuo export farmaceutico.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *