Anche nel 2019, export e internazionalizzazione sono fattori decisivi per qualsiasi azienda che sia guidata dalla voglia di crescere ed espandersi. Per di più, rivela Euler Hermes, società di assicurazione del credito facente parte del grupo Allianz, sono tempi più che propizi per gli esportatori italiani: il Made in Italy infatti incasserà 23 miliardi di euro in più, toccando quota 577 miliardi.
A sostenere il settore anche l’ultima manovra di governo: nel triennio 2018-2020, verranno stanziati 230 milioni.
Previsioni per il 2019
Ma quali sono i settori che, con maggiori possibilità, continueranno ad alimentare il mercato export italiano? Al primo posto, il settore della meccanica che si aggiudicherà fino ad un terzo della fetta dei guadagni portando la tecnologia italiana in tutto il mondo. Seguiranno naturalmente i settori della chimica, dell’industria tessile e dell’agroalimentare anch’essi caratterizzati dalla lunga tradizione export.
Ma, verrà da chiedersi, dove vanno tutti questi prodotti nel mondo? Insomma, quali sono i Paesi in cui si trovano le maggiori opportunità di guadagno?
Tenendo sempre ben presente che ogni tipologia di prodotto, specialmente quando appartentente ad una nicchia di mercato, ha un suo mercato di riferimento, si può generalizzare e non sbagliare dicendo che gli italiani, quando esportano, puntano più sulla qualità che sulla quantità.
Stando sempre alle analisi di Euler Hermes, per le imprese italiane sarà particolarmente redditizio orientarsi su mercati quali quello tedesco, francese e statunitense, dove l’export italiano guadagnerà tra i 2 e i 3 miliardi di euro in più. In particolare le importazioni tedesche cresceranno in un volume stimato in oltre 81 miliardi di euro nel 2019, conseguenza diretta dell’aumento dell’occupazione e dei salari medi…un mercato niente male per le imprese italiane! Anche gli Stati Uniti potrebbero aumentare le importazioni, grazie agli incentivi fiscali e alla forza del dollaro.
Maggiori opportunità anche nei mercati di Spagna e Belgio, dove le esportazioni cresceranno rispettivamente di 1,1 e 0,7 miliardi di euro.
Nonostante gli incoraggianti dati di crescita, tuttavia, il Bel Paese non può certo dormire sugli allori. La concorrenza della Spagna, infatti, nonostante esporti poco più della metà dell’Italia, guadagnerà circa 23 miliardi di euro in più dalle esportazioni, sapendo approfittare dell’attesa crescita dei consumi in Francia e Germania nei settori dell’automotive e agroalimentare.
I cugini d’Oltralpe, dal loro canto, punteranno i loro occhi sull’area asiatica.
Insomma, il 2019 sarà un’annata positiva per gli scambi mondiali, nonostante all’orizzonte vi sia anche un aumento dei costi per gli scambi commerciali. Sarà, come sempre, lo spirito imprenditoriale, la voglia di crescere degli imprenditori italiani e la capacità di farlo in modo programmato a determinare il successo del Made in Italy nel mondo.